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Val Canale

La Val Canale, lunga poco più di venti chilometri, si estende sotto le cime delle Alpi Giulie e Carniche, sul triplice confine tra Italia, Austria e Slovenia. Circostanze e cambiamenti storici hanno creato in quest’area, un tempo parte della Carinzia, un ambiente plurilingue, dove convivono popolazioni slovene, tedesche, friulane e italiane. Il contesto plurilingue è parte della vita quotidiana, ma anche un essenziale elemento di identificazione.


L’ambiente alpino che caratterizza questa valle, dove un tempo era fortemente sviluppato l’alpeggio, rappresenta un’attrattiva soprattutto per gli amanti degli sport invernali, ma offre anche un ambiente adatto per passeggiate, trekking e mountain-bike. Non distanti dal centro principale, Tarvisio, si trovano gli splendidi laghi alpini di Fusine, immersi nella foresta ai piedi del Mangart (2677m).


Nel Palazzo veneziano di Malborghetto, elegante edificio seicentesco tra i più interessanti di tutta la valle, è allestito il locale Museo etnografico, con sezioni riguardanti la storia della Val Canale, la Miniera di Raibl e la Foresta di Tarvisio. E a Raibl, ovvero Cave del Predil, si può visitare il Museo della tradizione mineraria, con possibilità di effettuare escursioni guidate nel ventre della montagna.


Monte Lussari (1789 m) con il suo santuario mariano, raggiungibile anche in funivia, attira da tempo molti pellegrini, mentre nel periodo invernale diventa una località rinomata per lo sci. Tra le consuetudini locali sono noti soprattutto i festeggiamenti per San Nicolò con l’arrivo dei krampus, malvagi accompagnatori di San Nicolò, che al lume delle torce terrorizzano grandi e piccini. Si conservano anche altre usanze, come ad esempio le fascine pasquali (prajtelj) e la guardia al Santo Sepolcro.

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