musiche – muzike!

MUSICHE/MUZIKE
Cividale del Friuli, Teatro Ristori
Sabato 3 novembre 2012 alle 21.00
Il progetto si inserisce all’interno delle iniziative che negli ultimi anni hanno visto la collaborazione delle associazioni culturali slovene della provincia di Udine, ISK Inštitut za slovensko kulturo-Istituto per la cultura slovena e la Coop di Informazione Friulana / Radio Onde Furlane.
Più precisamente l’evento in questione nasce dal desiderio di portare lingue e culture locali a confronto con un contesto europeo ed internazionale, valorizzando alcune delle eccellenze artistiche regionali. Rispetto alle precedenti esperienze, la serata musicale ed artistica in questione ha il preciso intento di dare spazio a delle proposte artistiche che innestino le lingue minoritarie in un ambito innovativo e sperimentale.
Questa linea artistica non può prescindere dal coinvolgimento di Postaja Topolove, realtà culturale che nell’ultimo ventennio si è particolarmente distinta per la novità e lo spessore delle iniziative proposte.
La manifestazione si svolge con il patrocinio del Comune di Cividale e la collaborazione del circolo di cultura Ivan Trinko, dell’Arlef e della cooperativa Il Campo.
Concerto/Koncert
ORKA (Innan Glyvur – Isole Faroer)
Ólavur Jákupsson: Vocals, Hydro Harp, Bottle Organ
Gli ORKA rappresentano il suono scuro, tagliente e melodico della loro terra. Supportata dal colore unico di una serie di strumenti autocostruiti, la band è una delle realtà più originali, ispirate ed innoviative del panorama internazionale. Vincitori del Liet International nel 2009 hanno collaborato con artisti del calibro di Yann Tiersen e Eivør Pálsdóttir Le esibizioni dal vivo di questa band sono costantemente in movimento, come il cielo delle loro terre, passando dal soffio di un giorno d’estate al grido mortale di una tempesta indicembre.
Poesia/Poezija
NA PRAGU (Valli del Natisone)
Antonella Bukovaz: testo e voce Antonella Macchion: violoncello
Sandro Carta: tromba Massimo Croce: rumori
 “La casa è una perversione”. Da questa fulminante considerazione di Bruce Chatwin sembra partire il testo di Antonella Bukovaz (poeta originaria di Topolò) per la prima volta tradotto in lingua slovena. Stanza dopo stanza, porta dietro porta si aprono le miserie e i rari splendori di uno spazio protetto che può trasformarsi in una gabbia dell’anima. Non come accompagnamento ma come logica integrazione alle parole, i suoni e le musiche di un trio violoncello, tromba e campionatore. La performance, già presentata a Venezia, Roma, Trieste, e Reggio Emilia verrà eseguita per la prima volta in lingua slovena / dialetto delle Valli del Natisone.
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